Abbiamo tutti bisogno di una mano tesa, tesa con gentilezza, ferma e non minacciosa, una mano pronta ad accogliere la nostra, non appena sentiamo la terra sgretolarsi sotto i nostri piedi.
Bisogna chiedere aiuto, dobbiamo farlo, perché a differenza di ciò che si pensa per chiedere aiuto ci vuole forza e coraggio, non è affatto da deboli.
È giusto pensare di potercela fare da soli, ma la realtà, la realtà è che al mondo c’è un sacco di gente e allora perché mai dovremmo imporci di far forza solo su noi stessi!?
Ora per quanto sia vera la storia “soli si nasce e soli si muore” a me sembra che siamo tutti circondati da tutti, soli non ci stiamo mai veramente. È vero spesso capita di sentirci soli in mezzo a tanti ma riflettiamoci bene, non nasciamo e ci costruiamo i problemi da soli come le costruzioni , se qualcosa ci fa star male e in noi si creano delle paranoie o dei veri e propri traumi non sarà per caso colpa delle relazioni con gli altri?
Dovremmo imparare a vivere la solitudine come parte sana della nostra vita, uno star soli con se stessi che rappresenti uno star bene… Che poi anche soli siamo sempre in compagnia di noi, dei nostri pensieri e dei pensieri degli altri!
Allora stare con gli altri o con noi stessi ci pone comunque in relazione con delle parti attive.
Siamo attivi sempre, anche quando dormiamo, siamo attivi anche e soprattutto quando vorremmo chiedere aiuto e ce ne priviamo perché a qualcuno (non a noi) importava che ci mostrassimo invincibili in grado di farcela sempre e solo contando solo su sé stessi ; perché se per caso ti sfuggiva di esser semplicemente non in grado, tu eri quello che meritava di meno.
Allora lasciamoci aiutare, senza alcuna vergogna e se riceviamo un rifiuto non facciamocene una colpa!
Basta con le imposizioni dei super poteri, siamo quello che siamo, con le nostre fragilità, abbattiamo i muri creati da altri e concediamo la mano a chi dei muri ne farebbe un comodo divano su cui sdraiarsi e condividere per poi affrontare!
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