Ti sembra di sentire il vento, pura illusione, la tua pelle fatica a respirare, le tue orecchie son colme del frinire delle cicale, il tempo mostra le sue ore, se le lascia cadere alle sue spalle, mentre tu una ad una le raccogli sotto un sole rovente piegato al cospetto di un fluttuare ben scandito di secondi, che risuonano come rintocchi di una campana.
La schiena pesa ed è ormai ricurva, alla tua testa non rimane che seguire l’andamento di un corpo che ha fatto i conti con il tempo.
Lasciatemi una penna 
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